I Pacifici al Cestim
Durante l’esperienza estiva del Cestim 2020 noi insegnanti ci siamo ritrovate con alcune limitazioni, dovute al COVID-19, perciò le lezioni si sono svolte con la didattica a distanza.
Questa modalità tuttavia non ci ha fermate, anzi, siamo riuscite ad organizzarci, attraverso vari programmi, con i quali poter far giocare i nostri ragazzi mentre studiavano la grammatica italiana accompagnandoli in un viaggio fatto di arte, musica, laboratori creativi e incontri con ospiti di qualità.
Le lezioni di italiano, dai verbi alla comprensione del testo, dall’elaborato scritto ai giochi di velocità per trovare i pronomi giusti, si sono svolte in forma giocosa e li hanno fatti divertire, mentre offrivano loro spunti per riflettere sulla grammatica e su un uso appropriato della lingua italiana.
La seconda parte della mattina invece era dedicata al dialogo, al disegno realistico: autoritratti, paesaggi, case, ma anche fantastico. Abbiamo ascoltato alcune canzoni raccogliendo i desideri di ognuno dei ragazzi.
Sono stati inventati dei testi per presentare alcune città italiane e del mondo, costruito la carta d’identità di alcuni paesi dell’Asia, dell’America e dell’Africa.
Abbiamo viaggiato con la mente e, grazie all’aiuto di Google Earth, ci siamo ritrovati davanti ad alcuni dei luoghi più belli e caratteristici del mondo.
Come ogni anno era previsto inoltre l’intervento di un ospite: la mia scelta è caduta su Luciana Bertinato e sull’esperienza con i Pacifici, che ha avuto molto riverbero in varie parti dell’Italia e del mondo.
Era mia intenzione coinvolgere gli studenti in questo progetto e partecipare con i nostri Pacifici. Luciana ci ha spiegato il viaggio della Carovana sin dalla sua nascita; dalla casa del maestro Mario Lodi alle moltissime tappe per raggiungere varie scuole, biblioteche e associazioni attraverso il lavoro di insegnanti, genitori, educatori.
I ragazzi hanno espresso alcuni pensieri spiegando quando e come si sentono pacifici nelle loro esperienze con compagni e genitori.
Mi ha colpito quello di un ragazzino che ha detto: “Io non credo che sia possibile portare la pace nel mondo perché c’è troppa violenza e troppa povertà”.
Abbiamo riflettuto insieme sulle sue parole, quindi ho chiesto loro: “Per evitare la guerra e la violenza che cosa possiamo fare insieme?”.
Alcune risposte sono state:
“Per avere un mondo più pacifico dovremmo smettere di fare violenza e parlare con le persone pacificamente”
“Dobbiamo insegnare educazione nelle scuole” e infine“Secondo me ci si deve aiutare l’un l’altro e aiutare anche i poveri”.
Ho ricordato ai ragazzi quanto è importante costruire la pace, e che proprio loro, che sono il nostro futuro, devono imparare già da piccoli a lottare per ciò in cui credono.
Queste sono solo alcune delle riflessioni fatte dalla mia classe. Ringrazio Luciana per la sua condivisione, porterò per sempre con me questo ricordo. Spero che lo porteranno anche i ragazzi del Cestim.
Irene De Francisci
Educatrice e collaboratrice Cestim Verona