“Lentamente, molto lentamente…”Il cammino delle nostre lumache di pace

“Lentamente, molto lentamente…”Il cammino delle nostre lumache di pace

Dicembre 15, 2024 Off Di Gio Sala

“Se avessi cinquantatrè minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso la fontana”. Con queste parole il Piccolo principe – che non è solo il titolo di uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale, ma anche il protagonista che ci accompagnerà nel nostro progetto annuale – richiama l’attenzione di ciascuno di noi sul valore del tempo e della lentezza.

Andare lenti, oggi, è quasi un peccato perché significa andare contro corrente ed essere considerati dei veri rivoluzionari. Eppure abbiamo bisogno di recuperare il valore della lentezza e con essa del tempo.

Lentamente, molto lentamente, possiamo conoscere meglio noi stessi, fare degli incontri e “toccare il mondo”, per provare a comprendere quale ruolo possiamo giocare nella vita insieme agli altri.

Ed è con questo spirito che ogni anno, in occasione della Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ma non solo, “ascoltiamo il futuro” provando dare voce ai pensieri dei bambini ma anche degli adulti.

I bambini ci dicono:

“La vita è cosa che ci spetta”

“La felicità non si calpesta”

“I bambini devono nascere. È il ciclo della vita”

“I bambini devono giocare”

“I bambini devono fare amicizia”

In quel “devono” c’è la consapevolezza che nella vita c’è qualcosa che ci appartiene e che nessuno può toglierci.

A partire dai pensieri dei bambini, proviamo a riflettere sulla parola diritto.

I diritti, dicono i bambini,  “sono un messaggio”. “Ai grandi bisogna sempre spiegare tutto” –  diceva il Piccolo Principe. 

Ogni sezione prende in considerazione alcuni dei diritti riportati nel testo della Convezione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ogni diritto diventa un messaggio da affidare agli adulti attraverso un disegno.

Animati dalla consapevolezza che “la parola è un dono concesso a tutti, ma diverso per ognuno, proprio perché solo attraverso l’esercizio personale possiamo costruirla e renderla sempre più capace di raccontarci in modo fedele e significativo”, chiediamo alle mamme e ai papà di esprimere –  attraverso la loro lingua madre –  una frase o anche una semplice parola che racchiuda il significato di uno dei tanti diritti incontrati.

“Derecho a no ser abandonados”.

“L’innocenza di un bambino è il tesoro più prezioso”.

“L’istruzione è l’arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo”.

“Saper ascoltare e comprendere i bisogni, sogni e desideri dei bambini”.

“Ogni bambino ha diritto di sognare senza limiti”

“Tutti i bambini meritano un cammino luminoso”.

“Miar pzacca sa se studiere muzica traditionale romanesca. Muzica populara”.

“Ogni bambino ha diritto a sognare…perché i sogni sono la chiave di un futuro luminoso e pieno di speranze”

Qualche genitore, pensando ai paesi in stato di guerra, nel condividere pensieri e riflessioni non nasconde la sua commozione e richiama la nostra attenzione sul fatto che i bambini hanno diritto di

“Vivere senza la costante paura di essere arrestati già all’età di cinque anni”

“Bere acqua potabile anziché quella di mare”

“Avere latte in polvere ed incubatrici”

“Essere curati negli ospedali senza dover morire sotto le macerie degli stessi”

Pensieri che richiamano l’attenzione su quanto oggi ci sia bisogno di pace, affinchè tutti questi diritti possano trovare casa.

Quel “diffondi l’amore nel mondo” –  scritto in Urdu –  diventa l’invito rivolto ad ognuno di noi affinchè si possa realizzare “un mondo bello per tutti i bambini” caratterizzato dal “diritto a vivere in PACE”.

Un cammino che ancora una vola, non può che essere sostenuto dall’educazione, perché come ci ricorda un proverbio togolese “Si vous éduquez un homme, vous éduquez un individu, mais si vous éduquez une femme, vous éduquez un village entire”.

Pensieri, parole, immagini che abbiamo raccolto e affidato alle conchiglie di alcune lumache perché come scriveva Sepulveda “lentamente, molto lentamente…” siamo sicuri riusciranno a diffondere il messaggio dei più piccoli un po’ ovunque.

Elena Bertini

Fondazione Asilo Infantile di Rivolta d’Adda (Cremona)