I Pacifici e i trombini
La Scuola dell’Infanzia di San Bartolomeo è una realtà minuscola, ma dal cuore grande “come le montagne e il cielo”, dicono i bambini e le bambine che la frequentano. È immersa tra i verdi pascoli della Lessinia, la montagna veronese, dove un tempo i nonni parlavano la lingua dei Cimbri (tribù germanica o celtica che invase il territorio della Repubblica romana alla fine del II secolo a.C.).
Durante l’anno scolastico 2021-22 il percorso con la Carovana dei Pacifici è iniziato dalla storia della lucciola Ola, animata con il “saltalucciola”: il giocattolo che il papà Angelo Frigotto ha costruito per i bambini mettendo a loro disposizione le sue abilità di giocattolaio, la sua arte e la sua poesia. Questa storia ha permesso di creare un filo conduttore che è durato l’intero anno e che ha visto i bambini partecipi, attivi e motivati.
In seguito, la maestra Luciana Bertinato ha coinvolto i piccoli nella conoscenza dei Pacifici, attraverso due incontri di sezione durante i quali noi insegnanti abbiamo cercato di sviluppare la predisposizione all’ascolto attivo e alla sensibilità nella relazione. Questi atteggiamenti, uniti al rispetto per la propria e altrui unicità, hanno permesso il superamento dei conflitti come importante momento di crescita.
Molte sono state le occasioni per entrare in contatto con la bellezza della natura circostante e con le tradizioni della cultura locale su un piano esperienziale.
A San Bartolomeo delle Montagne è presente il Museo dei trombini, i tradizionali e reboanti “Sciòpi”, antichi fucili risalenti al XVI-XVII secolo, usati per incutere terrore, abbattere palizzate e difendersi durante i viaggi tra un paese e l’altro e oltre confine. Tuttavia, già dalla metà del XVIII secolo, essi furono impiegati unicamente per allietare le feste folcloristiche dei paesi della montagna veronese.
Pertanto il progetto non poteva terminare se non con l’invenzione della storia di “Giacomino, il trombino pacifico” ideata dai bambini di cinque anni. La trama racconta di un trombino che, dopo aver viaggiato attraverso il mondo spaventando persone e animali, ritorna nel suo paese e proprio qui incontra i bambini della scuola che lo aiutano a diventare pacifico. Da allora Giacomino sparerà solo giocattoli, dolci, nastri colorati, stelle, cuori, fiori e arcobaleni per allietare gli abitanti del luogo. La storia è stata rappresentata in un coloratissimo cartellone ora esposto nel museo. Inoltre, durante la tradizionale festa dei trombini, i bambini hanno donato ai genitori un giornalino che racconta le varie tappe del progetto.
Le attività si sono svolte in un clima di allegra empatia mediante l’utilizzo di molteplici materiali e linguaggi espressivi. Il nostro grazie va alle collaboratrici scolastiche e alle piccole realtà famigliari per il clima di serena collaborazione.
Valeria Colombari e Luciana Feriotti
Insegnanti Scuola dell’Infanzia di San Bartolomeo delle Montagne – Comune di Selva di Progno
Istituto comprensivo di Tregnago (Verona)