I nostri Pacifici
Il nostro percorso è iniziato il il 27 Gennaio, giorno della memoria, quando ci hanno parlato dei “Giusti della Shoah” cioè di quelle persone che, durante la seconda guerra mondiale, hanno salvato gli ebrei. Ci siamo chiesti se anche oggi ci siano dei “Giusti” e le maestre ci hanno spiegato che “giusti” sono tutti quelli che aiutano gli altri senza guardare alla loro provenienza, alla loro religione o alle idee politiche. Abbiamo quindi discusso tra di noi e capito che i “giusti” di ieri e di oggi sono persone che lavorano per la pace, quindi tra “giusti” e “pacifici” non c’è differenza.
Le maestre ci hanno proposto di dividerci in gruppi e ogni gruppo ha fatto una ricerca su uno di questi Giusti, che spesso sono persone che non hanno avuto “pubblicità” o fama, le loro buone azioni sono venute alla luce grazie a chi è stato aiutato, che ha raccontato la propria esperienza per poter rintracciare e ringraziare il proprio salvatore.
Tra i “giusti” proposti c’erano sia quelli legati alla Shoah sia quelli dei nostri tempi.
La ricerca è diventata una presentazione google, che abbiamo poi esposto ai nostri compagni.
Per ogni personaggio abbiamo poi costruito una sagoma di cartone, proprio come propone il progetto “Carovana dei Pacifici”, per portare i giusti/pacifici nei luoghi significativi del nostro paese. Anche i genitori hanno partecipato al progetto, perché alcuni di loro hanno realizzato le sagome in cartone. Una volta pronte, le abbiamo decorate seguendo le caratteristiche dei nostri personaggi.
Il 25 Aprile, giorno della Liberazione, abbiamo reso pubblico il nostro lavoro: abbiamo portato in corteo con la banda al completo le nostre sagome, dal Municipio a Piazza della Repubblica. Qui abbiamo potuto parlare dei nostri “giusti” e di quello che hanno fatto per l’umanità davanti alla folla riunita per celebrare questa importante data. Per noi è stato un modo per mandare un messaggio di pace anche in questo periodo difficile: ci auguriamo che nei momenti peggiori ci sia sempre qualcuno che pensa agli altri e a fare la cosa giusta.
Questo lavoro ci ha insegnato che, anche se spesso chi diventa famoso oggi non ci dà degli esempi di generosità o altruismo, ci sono persone che nell’ombra aiutano gli altri senza aspettarsi ricompense. Noi abbiamo cercato di far conoscere questi esempi positivi, di trasmettere i loro messaggi di pace e giustizia, e di imparare da loro a metterci nei “panni degli altri”.
Classi 5^A e 5^B Scuola Primaria Munari
Sant’Ilario d’Enza (RE)