Cartoline di Pace…da far volare di mano in mano, di posta in posta
Preparandoci al 20 novembre, non si può fare una classifica sui diritti dei bambini: il cibo, la tenerezza, la salute, la pace sono però sicuramente i primi che ci vengono in mente e sono imprescindibili.
Per questo desideriamo condividere con chi vorrà, una proposta che richiama i tempi in cui, invece delle mail, c’era la posta e, se mandare una cartolina era una gioia, perché si pensava alla gioia di chi l’avrebbe ricevuta, riceverla era una sorpresa bellissima, perché si capiva di essere importanti per qualcuno.
La corrispondenza tra classi era una “firma” dell’insegnamento di Mario Lodi. E la Carovana dei Pacifici raccoglie il testimone.
Anni fa, i bambini di Negrar inviarono una gran quantità di cartoline ai bambini della striscia di Gaza, che avevano avuto la loro bellissima scuola distrutta da un tremendo bombardamento. Ogni cartolina portava pensieri di affetto e di pace. Quando la scuola fu ricostruita, le cartoline tappezzarono tutte le porte delle aule, ben protette da vetri.
Così abbiamo pensato che, per ricordare i diritti dei bambini e il dovere di sospendere definitivamente ogni guerra presente in questo momento nel Mondo, sarebbe bello scambiarsi delle cartoline con pensieri di pace: per posta, a mano, imbucate nelle cassette di ogni casa, mandate agli amici… insomma, le cartoline sono qui, da cucire o da disegnare, da scrivere soprattutto. E poi da chiudere, incollandole, affrancare oppure no, per chi desidera profondamente la pace.
Fotocopiatele su un formato A4 (due cartoline a foglio), meglio se su cartoncino. Dopo averle ricamate o disegnate, incollate le due parti interne. Scrivete il pensiero di pace e fatele volare di mano in mano o di posta in posta!