La bussola della Pace
Pace è un sostantivo femminile, singolare con l’urgenza del plurale, usato e da sempre abusato. Ma cosa si intende per pace? Come si esprime e si esplicita nella relazione con l’altro? In che modo possiamo ricercare relazioni di ascolto, rispetto, aiuto, convivenza civile? E ancora: quale legame ha la pace con l’uguaglianza e la giustizia sociale?
Domande difficili per un tempo difficile.
In questi giorni fragili e pieni di sradicamento anche la Carovana dei Pacifici cerca possibili risposte, ma lo vuole fare partendo dalle mani che giocano, costruiscono insieme ad altre mani, realizzano la pace. Pensando a noi adulti e ai bambini (i “robivecchi dell’umanità”, perché sanno riutilizzare qualsiasi cosa in forma di gioco) abbiamo deciso di lavorare a partire dal sé, attraverso un fare consapevole che dia significato alla parola pace per esprimere e affrontare i nostri stati d’animo, le emozioni, le paure, i conflitti.
Abbiamo attinto ispirazione dalla creatività dell’amico Roberto Papetti, maestro dei giocattoli che hanno un pensiero, per ideare un nuovo utilizzo di uno strumento ormai in disuso, la bussola.
Si tratta della “bussola della pace”, un giocattolo di carta o legno, che ci può aiutare a migliorare noi stessi (anche adulti) attraverso una ricerca di sé e di sé con gli altri, nonché di riflettere sulla società in generale e sull’umanità. Possiamo chiamarla anche trottola, giroscopio, disco volante, girandola… l’importante è che sia portatrice di un pensiero pacifico e di uno sguardo diverso sul mondo, per abitare con fiducia il tempo presente e i suoi grandi conflitti.
Nella lingua italiana la parola bussola si accompagna, oltre al significato precedentemente definito, a termini che si accompagnano a immagini, espressioni allusive, comparative, metamorfiche, creazioni e trasformazioni. (“perdere la tramontana”, “perdere la trebisonda’, “procedere senza bussola”, “perdere la bussola”).
Il disegno la rappresenta in modo semplice: è un cerchio diviso in quattro comparti che mettono in evidenza le sfere personale, relazionale, sociale, etico-politica. Ovviamente l’ago magnetico di questa bussola indica la Stella Polare della pace.
Cosa ci serve per costruirla?
– una maniglia con un foro (pezzo di legno o manico di scopa)
– un tappo con all’interno un chiodo o uno stuzzicadenti
– un tondo di cartone, carta o legno
Ora si può cominciare a completare le quattro sezioni con disegni o brevi frasi.
1° comparto: la sfera personale
Che cos’è per me la pace? Cosa posso fare per stare bene con me stesso/a?
Quali sentimenti ed emozioni provo in questo momento?
Con quali parole o disegni li esprimo?
2° comparto: la sfera relazionale
Come mi rapporto con l’altro diverso da me? Mi pongo in ascolto, coltivo l’empatia?
In quale modo accolgo e risolvo il conflitto?
Le mie ”figure guida” in un percorso di pace sono….
3° comparto : la sfera sociale
La pace colloca l’IO all’interno del Noi.
Gli altri come fine non come mezzo.
La Costituzione: Art. 2 -3 La solidarietà
Qui si possono collocare i simboli pacifici.
4° comparto : la sfera etico politica
In quale dimensione etico-politica dell’educazione mi colloco?
Qual è la mia testimonianza in relazione agli articoli della Costituzione italiana?
Art. 9 : tutelare la biodiversità nella natura e tra gli animali.
Come impegnarsi eticamente per il benessere del pianeta?
Art.11 : “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Come testimoniare la volontà di Pace?
La pace comincia sempre dalle piccole cose, anche da un semplice gioco. E forse, dopo aver giocato insieme, scopriremo che non c’è una bussola della pace perché la pace è avere la bussola stessa della pace dentro di sé.