Pronti, partenza… andiamo in Nepal!
“Abbiamo raggiunto un punto di cruciale importanza nella nostra storia, stiamo evolvendo verso un sistema sempre più interconnesso basato sull’informazione che abbraccia l’intero pianeta.
La sfida che ora dobbiamo affrontare è di scegliere il nostro futuro: creare una società globale, pacifica e cooperante continuando così la grande avventura della vita, dello spirito e della consapevolezza sulla terra”.
Queste parole del filosofo della Scienza Ervin Laszlo riassumono la motivazione fondante dei Progetti di Educazione alla Cittadinanza che da anni sono attivati nell’Istituto Comprensivo Iva Pacetti di Prato, nel quale io lavoro.
Obiettivo prioritario di tutti i progetti è istituire dei laboratori esperienziali volti a sviluppare la consapevolezza e promuovere in modo concreto il tema della Cittadinanza Globale.
Con l’esperienza dei Pacifici tutte le sezioni di Scuola dell’Infanzia, le classi di scuola Primaria e di Scuola Secondaria di primo grado hanno contestualizzato e perseguito questo obiettivo.
Quindi …. Pronti, partenza…via! Andiamo in Nepal! Come?
L’idea è nata una sera d’agosto del 2016 chiacchierando con un caro amico, il prof. Alberto Lanzavecchia, responsabile del Progetto “Microfinance in Action” attivato con gli studenti del corso di Laurea Magistrale in Human Rights and Multilevel Governance dell’Università di Padova.
Alberto sarebbe partito a fine Settembre con un gruppo di sei studenti per il Nepal e, dopo le lezioni presso l’Apex College di Katmandu, gli studenti si sarebbero trasferiti presso il villaggio di Mechipa con l’intento di portare aiuti alla Scuola Shree Koldaung Devi Secundary School attraverso un progetto di cooperazione avviato autonomamente dagli studenti denominato United for Nepal.
Perché non mandare un simbolo di pace e di amicizia da parte dei bambini della mia scuola?
Ed ecco che i Pacifici hanno preso corpo e significato e sono entrate come proposta laboratoriale nella giornata a scuola dedicata all’accoglienza e alla pace.
La metodologia attivata è stata quella esperienziale e così tutti gli alunni del mio Istituto hanno dedicato una mattinata alla realizzazione dei Pacifici che dovevano partire per una scuola lontana, in un paese lontano, il Nepal.
Ogni classe ha lavorato secondo l’età e gli insegnanti hanno declinato l’esperienza assecondando le indicazioni emerse dal dialogo che ha preceduto la realizzazione dei pupazzetti.
Sapevamo che le sagome sarebbero state consegnate agli studenti dell’Università e portate, nei loro zaini, ai bambini di una scuola distrutta in un terremoto avvenuto nell’aprile del 2015.
Ma c’è di più, ogni classe mi consegnò anche un piccolo kit composto da fotocopie di sagome dei Pacifici, matite colorate, pennarelli, colla, forbici, brillantini… da recapitare ai compagni nepalesi che avrebbero a loro volta potuto realizzarli.
Abbiamo inviato dei simboli di pace alla Scuola di Mechipa: oltre ai Pacifici, sono partiti dei mandala colorati, delle mani decorate e delle bandierine. Puntualmente i compagni Nepalesi ci hanno mandato i loro lavori usando i kit di materiali ricevuti. Gli studenti, che di anno in anno partono, documentano l’evento scattando delle foto.
La Carovana dei Pacifici, tornata dal Nepal, è stata protagonista dell’Evento Dialogues en humanité, organizzato dal Coordinamento per la Pace del Comune di Prato, il 27 maggio 2017 presso il Parco delle Cascine, dove, tra gli alberi secolari, i bambini insieme alle loro famiglie hanno realizzato nuovi Pacifici, raccontato il loro viaggio nel momento delle Storie “Viaggio: riscoprire se stessi e gli altri”, hanno recitato “I Giusti “ di Borges.
Quando è iniziata quest’esperienza i miei alunni entravano in classe prima; erano i primi giorni di scuola e la nostra scelta è stata quella di realizzare i Pacifici coinvolgendo i ragazzi della classe che avevamo lasciato.
Quella mattina c’è stato un passaggio di testimone: gli alunni più grandi hanno raccontato ai neoarrivati la loro esperienza, le nostre avventure educative, le uscite, le ricerche, gli spettacoli ma soprattutto hanno trasmesso il senso del fare e crescere insieme.
La Carovana dei Pacifici continua il suo viaggio…ci stiamo preparando a un grande evento. Ho saputo che la Scuola di Mechipa è stata dotata di aula informatica e di connessione e quindi saremo noi i fortunati a incontrare via Skype i ragazzi nepalesi. Sarà una nuova pacifica avventura d’incontro autentico, dove i Pacifici di 4^ B torneranno a parlare la lingua universale dell’amicizia tra i popoli.
Graziella Lessio
Insegnante, Prato
Tratto da “La Carovana dei Pacifici” Ed. Carthusia